Liu Zhenyun (1958)
dopo la laurea alla
Facoltà di Lettere
dell’Università di Pe-
chino milita cinque
anni nell’Esercito po-
polare di liberazione.
Inizia a scrivere nel
1982. Riceve i primi riconoscimenti negli anni
Novanta per i suoi racconti brevi. Tra i romanzi
più noti, Telefono cellulare (Shouji, da cui è stato
tratto l’omonimo film diretto da Feng Xiaogang
nel 2003), Una parola ne vale diecimila (Yi ju
ding yi wan ju, vincitore del Premio letterario
Mao Dun nel 2009). Alcune sue opere già tra-
dotte in italiano: Oggetti smarriti (Wo jiao Liu
Yuejin, trad. Patrizia Liberati, 2015), Divorzio
alla cinese (Wo bu shi Pan Jinlian, trad. Maria
Gottardo e Monica Morzenti, 2016)