Archaeology
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      ISBN: 9788882656034

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    Dalla quarta di coperina: La Castellina è il nome recente di un poggio, prima conosciuto sotto il toponimo San Silvestro, a cinque chilometri circa a sud di Civitavecchia e a poco più di un chilometro dal mare. Questo abitato protostorico poi etrusco sorgeva sulla sinistra del torrente Marangone dal XIV al III sec. a.C. Durante questo lungo periodo si sviluppa un centro ben difeso in auge fino alla romanizzazione, rimpiazzato in seguito dalla colonia di Castrum Novum, situata vicino al capo Linaro con un porto ben anteriore alla fondazione traianea di Centumcellae. Sul poggio della Castellina si sono rinvenute importanti vestigia protostoriche ed etrusche, così come di una occupazione in epoca romana, medievale e moderna. Appartengono all'impianto della Castellina altri resti dispersi per le pendici e lungo la linea di costa, varie necropoli intorno al poggio e il santuario di Punta della Vipera. Tra le tombe più importanti sono i monumenti a tumulo orientalizzanti ed arcaici, alcuni di grandi dimensione. Al contesto funerario orientalizzante risalgono un busto in pietra e un vaso plastico egittizzante di faence, di particolare interesse. La quasi totalità dei reperti delle prime scoperte sulla Castellina e nelle sue necropoli venne distrutta durante i bombardamenti di Civitavecchia nel 1943. Dopo nuovi interventi dell'associazione Centumcellae di Civitavecchia, comincia, nel 1995, il programma franco-tedesco accettato dalla Soprintendenza archeologica per l'Etruria meridionale. Questo programma di esplorazioni e di scavi è stato compiuto con la partecipazione di numerosi specialisti, archeologi e studiosi della Comunità Europea. La presente opera, curata da Parigi e Saragossa, comprende l'insieme delle ricerche e studi effettuati sotto gli auspici del CNRS con sede a Parigi, il patrocinio della Scuola Francese di Roma e l'aiuto finanziario del Ministère des Affaires étrangères e l'École Normale Supérieure, con l'attiva partecipazione del comune di Civitavecchia, dell'Autorità portuale, della Cassa di Risparmio, della FIAT, della CONAD, della Molinari, della Fondazione EDF e con l'intervento del comune di Santa Marinella e delle Università de Saragossa e Huesca. I risultati di queste ricerche evidenziano i principali caratteri dell'abitato: l'architettura e l'urbanistica dei periodi orientalizzante, arcaico ed ellenistico, le ceramiche etrusche e d'importazione (greca, fenicia, punica, iberica), l'iconografia dei vasi dipinti e delle terrecotte architettoniche, le iscrizioni e graffiti dal VII al III sec. a.C. Le ceramiche dell'età del Bronzo e della prima età del Ferro sono abbondanti e fanno luce sul fenomeno di formazione del periodo etrusco. D'altra parte, la posizione topografica della Castellina etrusca, alla stessa distanza da Cerveteri e da Tarquinia, conferisce a questo castrum (Castrum Vetus?, Castrum Inui?) un doppio ruolo di frontiera e di porto aperto nel Mediterraneo, allo sbocco della conca mineraria di Tolfa. Partendo dalle ultime esplorazioni possiamo capire meglio la storia di un settore importante dell' Etruria meridionale, degli scambi mediterranei e della formazione del porto di Civitavecchia. I contributi di questa pubblicazione sono nella maggior parte redattati in francese, italiano e spagnolo, altri in inglese o tedesco, e tutti sono accompagnati da riassunti in italiano, inglese, francese o spagnolo.

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    A. M. Moretti Sgubini, soprintendente archeologo per l'Etruria meridionale, Roma; M. Gras, directeur de lÉcole Française de Rome; D. Briquel, directeur de l'UMR "Antiquités d'Orient et d'Occident", CNRS - ENS, Paris; PRESENTAZIONE: J. Gran-Aymerich, A. Domínguez-Arranz ; INTRODUZIONE: 1. Le programme du CNRS et l'action franco-allemande à La Castellina (J. Gran-Aymerich); 2. Il territorio di Cerveteri nel confine di Punicum, Castrum Novum e La Castellina (R. Cosentino) ; 3. La Castellina nell'ambito di Civitavecchia (I. Caruso) ; 4. Prospettive di valorizzazione per La Castellina (F. Correnti) ; I. GEOGRAFIA, STORIA E STORIOGRAFIA: Civitavecchia-Tolfa: contesto geografico e risorse; 1. Le contexte géographique et géologique (J. Gran-Aymerich, B. Velde) ; 2. Zum Problem des Metall- und Alunitabbaues in den Monti della Tolfa aus archologischer Sicht (F.-W. von Hase); Testi e toponimi : 3. Les textes antiques: Castrum Novum, Castrum Inui et La Castellina (D. Briquel); 4. Les toponymes La Castellina, Castelline et San Silvestro (J. Gran-Aymerich) ; 5. La colina de La Castellina en la documentación histórica (R. Vargas Hidalgo) ; 6. Note sull'agiotoponimo San Silvestro alla Castellina del Marangone (G. Insolera) ; Storiografia : 7. Les premières recherches internationales en Étrurie méridionale (E. Gran-Aymerich) ; 8. L'associazione archeologica Centumcellae e le prime esplorazioni sulla Castellina (A. Maffei, A. Scotti); II. PROSPEZIONI, SCAVI: Saggi e prospezioni: 1. Les prospections et la progression des chantiers de fouille (J. Gran-Aymerich); 2. Reconnaissances géophysiques (J.-P. Blais); 3. Réexamen du sondage de 1964 (J.-F. Chevrot, S. Ducaté); Settori di scavo e stratigrafia: 4. Les secteurs oriental et central du sommet (J. Gran-Aymerich, A. Domínguez-Arranz, N. Fau); 5. Les secteurs occidental du sommet, de la terrasse sur le rempart, du rempart de pente; (J. Gran-Aymerich, A. Domínguez-Arranz, J. Troadec, D. Idoux); 6. Le secteur de la terrasse occidentale (J. Gran-Aymerich, A. Domínguez-Arranz, J. Troadec, S. Siafi); 7. Le secteur nord du sommet (J. Gran-Aymerich, A. Domínguez-Arranz, A. Pereta); 8. Synthèse stratigraphique des différents secteurs (J. Gran-Aymerich, A. Domínguez-Arranz); III. STUDI ED ANALISI DI REPERTI: Statistiche e reperti residui preistorici; 1- Introduction à l'étude du mobilier: classification et statistiques (J. Gran-Aymerich, A. Domínguez-Arranz); 2- Manufatti litici preistorici (E. Seri); Vasi d'impasto e di bucchero: 3- Les vases d'impasto protohistorique (J. Gran-Aymerich, S. Siafi); 4- Vasi d'impasto tornito (M. Geroli, V. Duranti); 5- Ceramica d'impasto rosso (S. Ten Kortenaar); 6- Figure-decoration on the stamped impasto ware (H. Slaskov Roberts) ; 7- Vases d'impasto peint et vases d'impasto des tombes et du sondage de 1964 (J. Gran-Aymerich); 8- Les vases en bucchero (J. Gran-Aymerich); Ceramica depurata dipinta : 9- Vases de style italo-géométrique et orientalisant (J. Gran-Aymerich); 10- Céramiques fines de type corinthien, subgéométriques et à bandes (D. Frère); 11- Les coupes ioniennes (Th. van Compernolle); 12- Les premiers vases grecs découverts à La Castellina et dans ses nécropoles (F. Silvestrelli, Th. van Compernolle); 13- Céramique attique à figures noires, à figures rouges et à vernis noir (J.-.J. Maffre); 14- Vases étrusques à figures noires (F. Gaultier); 15- Un stamnos étrusque à figures rouges (D. Frère); 16- Ceramica etrusca e falisca a figure rosse, a ornati neri e sovradipinta (S. Businaro); Ceramiche a vernice nera o rossa: 17- Ceramica etrusca a vernice nera arcaica e a vernice rossa (R. Mantia) ; 18- Las cerámicas de barniz negro etruscas y de importación (P. Paracuellos Massaro) ; Ceramiche comune, di trasporto e contenitori: 19- Transport Amphorae and Phoenician-Punic, Sardinian pottery (R. F. Docter); 20- Fuentes, morteros, tinajas y otras cerámicas de uso común (S. Montanel Tramulla); Una aproximacion diacrónica a la capacidad de las tinajas (J.C. Calvo García) ; Ceramiche di epoca romana, medioevale e rinascimentale: 21- Cerámica de época romana (A. Domínguez-Arranz); Análisis químicos de cerámica romana (J. Pérez Arantegui) ; 22- La ceramica medioevale e rinascimentale (S. Angioni, R. Dolenz); Terrecotte ed elementi architettonici: 23- Les terres cuites architecturales (J.-P. Thuillier); 24- Tegulae et imbrices (J. Gran-Aymerich); 25- Capiteles, columnas y otros restos de arquitectura (A. Domínguez-Arranz); 26- Le buste funéraire orientalisant (J. Gran-Aymerich); Picoli reperti di tessitura, toilette e varia, vetri e faence: 27- Testimonios de actividades textiles (A. Domínguez-Arranz); 28- Objets de parure et de toilette (A. Cherici, M. Reydellet); 29- Objetos trabajados en marfil, hueso, cerámica y piedra (A. Domínguez-Arranz); 30- Redomas y vasitos de vidrio (E. Ortiz Palomar); 31- À propos du "Nil" en faence de La Castellina (E. du Puytison-Lagarce, J. Lagarce); Iscrizioni e graffiti [...].

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