Per tutto il XVII secolo Roma fu un centro di elaborazione e trasmissione di un sapere filosofico e scientifico che comprendeva anche la fisica galileiana, l'atomismo, lo stoicismo, l'epicureismo, il pensiero cartesiano. I saggi contenuti nel volume intendono offrire un quadro variegato della vita culturale e dei fatti artistici che caratterizzarono il Seicento romano, allargando lo sguardo sui dibattiti che, in modo prevalentemente sotterraneo e dissimulato, animavano la città, grazie anche alla presenza di personalità di rilievo europeo. L'ampliamento dell'orizzonte della ricerca e l'approccio pluridisciplinare aiuta ad approfondire da più punti di vista un fenomeno per sua natura sfuggente e difficilmente riconducibile a precisi perimetri dottrinali, al fine di verificare l'impatto che una cultura alternativa a quella ufficiale può avere avuto sulla contemporanea produzione delle arti visive.
Dalma Frascarelli è docente di Storia dell'Arte Moderna e Storia della Moda presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, di cui è vicedirettrice. Da molti anni, inoltre, collabora con l'Istituto Nazionale di Studi Romani. Tra le sue pubblicazioni si segnalano: La casa dell'eretico. Arte e cultura nella quadreria romana di Pietro Gabrielli (1660-1734), Istituto Nazionale di Studi Romani, Roma 2004 (con L. Testa); La Biblioteca Apostolica Vaticana, Jaca Book, Milano 2012 (con A.M. Piazzoni, A. Manfredi, A. Zuccari, P. Vian); Paolo Falconieri tra scienza e arcadia. Le collezioni di un intellettuale del tardo barocco romano, Campisano, Roma 2012; L'arte del dissenso. Pittura e libertinismi nell'Italia del Seicento, Einaudi, Torino 2016.