
Sulla via Latina in Campania: appunti sul percorso e sui contesti
In: Atlante Tematico di Topografia Antica: 29, 2019
DOI: 10.1400/269870
Il percorso della via Latina in Campania è tramandato, per l’epoca fine repubblicana e imperiale, rispettivamente da Strabone e dalla Tabula Peutingeriana.
Il ritrovamento del miliario CXII, di età costantiniana, all’interno di Teanum, la documentazione archeologica riconosciuta in scavi e ricerche topografiche, la perpetuazione di alcuni tratti della via nella cartografia storica e le tracce individuate nella documentazione aerofotografica, consentono di precisarne il tracciato, da Teanum a Cales e quindi fino a raggiungere l’Appia, prima di Casilinum.
La documentazione raccolta e presentata evidenzia come l’impianto della colonia di Cales, nel 334 a.C., sia avvenuto lungo una direttrice strategica per il controllo del territorio, direttamente legata e Roma e percorsa da lungo tempo, strutturatasi almeno da epoca orientalizzante.
Il terminale della via non poteva essere fino al 312 a.C. la via Appia, data la sua realizzazione ex novo in tale settore, ma va individuato in Capua, raggiunta con un percorso che da Cales volgeva a quella città, passando il Volturno a Triflisco e quindi costeggiava le falde del Monte Tifata con il tempio dedicato a Diana. Tale tracciato rimase in uso anche dopo l’allacciamento della via Latina alla via Appia, come documentano i resti consistenti della sede stradale individuati nel tratto da Cales a Triflisco, che vengono illustrati, e il c.d. Ponte di Annibale, la cui posizione sul Volturno è documentata dalla cartografia storica.
The itinerary of the via Latina in the Campania region is recorded, for the late republican-imperial period, by Strabo and the Tabula Peutingeriana.
The finding of the milestone CXII dating to the age of Constantine inside Teanum, the archaeological record from excavations and topographic surveys, the preservation of some sections of the road identified in historical maps and the evidence found with aerial-photography analysis, allow to clarify its itinerary from Teanum to Cales, and so up to the Appian Way, before Casilinum.
The data collected and presented high-lights how the colony of Cales settled in 334 BCE along a strategic axis for the control of the territory, directly connected to Rome and long used, formed at least from the Orientalizing period.
The road could not have ended on the Appian Way until 312 BCE, given its construction ex novo in this section, but rather at Capua along an itinerary departing from Cales, crossing the Volturno river at Triflisco and running along the slope of Monte Tifata with the temple dedicated to Diana. This itinerary was still in use after linking the via Latina to the Appian Way, as documented by the significant remains of the road in the section from Cales to Triflisco, as illustrated, and by the so called “Ponte di Annibale”, the position of which over the Volturno is recorded on historical cartography.