Chi si ricorda di Claudio? Quarto imperatore romano dopo Augusto (27 a C -14 d C ), Tiberio (14-37 d C ) e Caligola (37-41 d C ), e predecessore di Nerone (54-68 d C ), Claudio fa una pallida figura al loro confronto; come se la sua evanescente effigie imperia-le, simile più ad un profilo sfuggente, si eclissasse in mezzo a quei nomi celebri e altisonanti Da imperatore la sua politica è adombrata dalle personalità eminenti delle mogli Messalina e Agrippina, ed è sopraf-fatta dalle strategie di successione che privi-legiano il figlio adottivo Nerone a discapito del figlio biologico Britannico La lettura di Sveto-nio e di Tacito contribuisce a screditare la figura di questo principe, zoppo e balbuziente, perso nei fumi dell’erudizione Quest’immagine convenzionale dell’imperatore Claudio è tuttavia un’approssimazione fuorviante Claudio salì al potere all’età di cinquant’anni e regnò con autorità per più di tredici anni Si impegnò in favore dello sviluppo dell’Impero Roma-no, fornendo alla città di Roma infrastrutture degne di una capitale mon-diale, assicurando il benessere della sua popolazione; egli annesse inoltre ai possedimenti dell’Impero cinque nuove province, includendo la futura Inghilterra nell’orbita continentale L’immagine di un principe debole, di un burattino nelle mani delle sue mogli, viene smentita da un’analisi accurata della sua vita privata e dalla sua politica È necessario sottolineare la levatura e l’autorevolezza del capo di Stato a guida di un impero mondiale, volto a garantire il necessario consensus politico tra l’aristocrazia al governo - riunita nel Senato -, l’ordine equestre, l’esercito, il Popolo di Roma e l’entourage di corte, composto da favoriti appartenenti a ranghi differenti, fino ai ministri liberti imperiali.