
Andrea Fusani
Giovanni Antonio Cybei (1706-1784)
Scultura, Mercato e Accademia, tra Carrara e l’Europa del Settecento
2023, 444 pp.
Paperback, 17 x 24 cm
ISBN: 9788891323019
ISSN: 2612-4718
Disponibile dal 26 Dicembre
Nipote, allievo e continuatore di Giovanni Baratta (1670-1747), lo scultore carrarese Giovanni Antonio Cybei (1706-1784) diresse la storica bottega di famiglia per un quarantennio, completandone il processo di trasformazione, da industria del marmo ad accademia, avviato dal maestro. Le clientele dei Baratta, il complesso rapporto con i mercanti e la tardiva, per quanto ampia, affermazione nelle corti europee, definiscono il progressivo evolversi di una lunga e articolata attività, grazie alla quale opere realizzate a Carrara si diffusero nel Granducato di Toscana e nel Regno di Napoli, come in Russia, Polonia, Germania e Francia. Frutto di una ricerca ventennale, il volume completa le esperienze maturate nelle mostre organizzate nel 2021 per celebrare i duecentocinquant’anni dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, della quale Cybei fu Primario Direttore, ampliandone le prospettive e presentando per la prima volta un catalogo ragionato delle sue opere, significativamente accresciuto e riordinato. La figura dello scultore ne esce profondamente rivisitata, non più relegata ai margini di una stanca esperienza tardobarocca, ma al centro di quella stagione di rinnovamento del linguaggio in senso classicista che anticipò i più ampi mutamenti culturali di fine Settecento. In ideale (e metodologica) continuità con le opere di C.Giometti e F.Freddolini dedicate a Domenico Guidi (1625-1701) e Giovanni Baratta, punta ad offrire un’ampia panoramica di storia materiale e sociale della scultura, italiana ed europea.
• Introduzione
• Parte I. Gli anni della formazione: “I viaggi, il rischio della vita, la privazione dei divertimenti, e dirò anche il patimento della fame”
1. Carrara: “La mia Patria, che mi è stata più madrigna che madre e da cui nulla ho ricevuto fuor dell’aria”
2. Roma: “…a Roma sotto la direzzione [sic] del Cornacchini nel tempo che faceva la Statua Equestre di Carlo Magno”
3. Lo Studio del Baluardo: “Tornossene [sic] alla Patria, e finché visse il Conte Baratta lavorò per lui”
• Parte II. L’esercizio della professione: scultura e mercato: “La scoltura è il mio campo, la mia vigna, il mio oliveto, il mio tutto”
1. Continuità: l’eredità del conte Baratta
2. Reciprocità: l’epoca dei mercanti
3. Espansione: il successo nelle corti europee
4. Opere devozionali e clientele ecclesiastiche
• Parte III. Dallo studio all’accademia: il Primario Direttore
1. “Promuovere l’unione, e li progressi”: la nascita dell’accademia.
2. “Sovrani Riguardi”, “animosità” e “abusi”.
3. Epilogo
• Appendice documentaria
• Catalogo (56 schede – c.150 opere + opere rifiutate)
• Bibliografia
Peruzzi, Sebastiano e Raffaello nella Loggia della Galatea
Materials, Tradition and Invention in Late Medieval Florence
Methodological path, historical-bibliographic sources, final judgement
Forme visuali della temporalità nell'arte
Storia di un tesoro nascosto
Tra autonomia innesti e scambi di culture architettoniche
Stile, filologia, storia
Challenges of attribution and authentication and various possibilities for evaluating a work of art
Archaeology, Innovation, Legacy
Segni e disegni inediti
Arte e Storia
L'Italia à la cour de France