History

Pierfrancesco Porena

Prefetti di pietra

Studi sull’epigrafia dei prefetti del pretorio (IV-VI secolo)

Saggi di Storia Antica
2024, 240 pp.
Hardback, 13,5 x 20 cm
ISBN: 9788891323194
ISSN: 2612-3762
In preparazione / Forthcoming
  • Abstract
  • Table of Contents
  • Abstract

    La prefettura del pretorio tardoantica costituì per quasi tre secoli, dal IV al VI d.C., il vertice dell’amministrazione civile dell’Impero romano. L’epigrafia prodotta dai prefetti, collegialmente e singolarmente, e l’epigrafia destinata ai prefetti del pretorio meritano un’indagine per la loro importante dimensione istituzionale e sociale, ma anche per i concreti elementi biografici e amministrativi e per le sottili sfumature nella prassi espressiva che questa forma di comunicazione ha preservato. Il materiale epigrafico è consistente e consta di quasi duecento testi. Nessuna pubblicazione specifica è stata dedicata a questo argomento. Il saggio mira a illustrare e a mettere in relazione serie di documenti epigrafici realizzati da prefetti del pretorio o dedicati a prefetti del pretorio, viventi e defunti, la cui lettura e interpretazione permette di restituire i testi, i loro autori e i loro destinatari al contesto storico, cioè politico, amministrativo, sociale e culturale, nel quale agirono. Le iscrizioni presentano regolarità significative, ma anche anomalie importanti che si rivelano decisive per superare le difficoltà interpretative, e restituire questi messaggi all’ambiente che li ha creati, realizzati e fruiti. Nei dettagli epigrafici si nasconde la soluzione di problematiche più ampie. Esse illuminano i ritmi di sviluppo della carica prefettizia nel contesto del tardo impero romano, ai livelli più alti della società e nel quadro delle più delicate dinamiche di governo. Il volume è parte del Projet PPRET “Les Préfets du prétoire de l’Empire tardif: une élite face à la crise” diretto dall’autore presso l’UMR 7044 “Archimède” dell’Università di Strasbourg (France), e vincitore del finanziamento competitivo “Chaire Gutenberg 2019”.

    The late antique praetorian prefecture was for nearly three centuries, from the 4th to the 6th century AD, the highest level of civil administration in the Roman Empire. The epigraphy produced by the prefects, both collectively and individually, and the epigraphy for the praetorian prefects deserve to be examined for their important institutional and social dimension, but also for the concrete biographical and administrative elements and for the subtle nuances in the expressive practice that this form of communication preserved. The epigraphic material is substantial and consists of almost two hundred texts. No specific publication has been devoted to this topic. The essay aims to illustrate and relate series of epigraphic documents made by praetorian prefects or dedicated to praetorian prefects, living and dead, whose correct reading and interpretation allows to return the texts, their authors and their addressees to the historical context, i.e. political, administrative, social and cultural, in which they acted. The inscriptions present significant regularities, but also important anomalies that prove decisive in overcoming interpretative difficulties, and returning these messages to the environment that created and read them. Epigraphic details conceal the solution to broader problems. They illuminate the rhythms of development of the prefectural office in the context of the late Roman Empire, at the highest levels of society and in the context of the most delicate dynamics of government. This volume is part of the Projet PPRET “Les Préfets du prétoire de l’Empire tardif: une élite face à la crise” directed by the author at UMR 7044 “Archimède” of the University of Strasbourg (France), and winner of the competitive funding “Chaire Gutenberg 2019”.

  • Table of Contents

    Introduzione
    1. Le crisi politiche degli anni 282-324 nell’epigrafia dei prefetti del pretorio. Eradere, rimuovere, conservare
    2. Uomini nuovi ed eleganza epigrafica: le iscrizioni romane di Iunius Bassus prefetto del pretorio di Costantino
    3. Unità e concordia: la dedica prefettizia collegiale di Traiana
    4. La riabilitazione di Eugenius, prefetto del pretorio di Costante, nel Foro di Traiano e le formule ex praefecto praetorio / ἀπὸ ἐπάρχων
    5. La nuova statua della virtuosa Hilarion a Perge e i due Anatolius prefetti del pretorio d’Illirico
    6. L’indicazione epigrafica del mandato regionale dei prefetti del pretorio
    7. Domitius Leontius civili habitu e le statue dei prefetti del pretorio
    8. Somigliare all’Augusto: le cognitiones vice sacra nell’epigrafia prefettizia
    9. Anomalie epigrafiche 1: la prefettura del pretorio di Fl. Philippus nella dedica del restauro del teatro di Hierapolis
    10. Anomalie epigrafiche 2: ancora sulle iscrizioni per Petronius Probus a Capua e a Verona
    11. Anomalie epigrafiche 3: le dediche romane di Vettius Agorius Praetextatus praefecto praetorio II
    12. Anomalie epigrafiche 4: la prefettura fantasma di Virius Nicomachus Flavianus senior
    13. Anomalie epigrafiche 5: le erasioni del prefetto del pretorio d’Oriente Tatianus (e di suo figlio Proculus)
    14. Il prefetto del pretorio d’Oriente Tatianus nel ‘regolamento’ orreario di Andriakè (Lycia)
    15. L’editto prefettizio di Buca (Termoli) nell’ultima Italia romana
    16. Le chartae praefecturae: documenti prefettizi iscritti e manoscritti
    Conclusioni
    Bibliografia
    Indici