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Questo saggio si sofferma sulla datazione della Prolusione dantesca di Cristoforo Landino e sui suoi rapporti con gli altri scritti dell’umanista su Dante, fino al Comento sopra la Comedia (1481), cercando di chiarire la questione, assai discussa in passato, alla luce del rapporto tra questi e l’opera di restaurazione platonica di Marsilio Ficino. A proposito poi dei disegni di Botticelli per la Commedia e del loro rapporto con l’apparato iconografico dell’edizione del Comento, se ne mostra l’affinità con i manoscritti della Geographia tolemaica, ipotizzando che inizialmente anche l’edizione prevedesse una raffigurazione ‘universale’ dell’Inferno, analoga a quella presente nel manoscritto botticelliano.
Sebastiano Gentile, Dante between Ficino, Landino and Botticelli
This essay focuses on the dating of the Prolusione dantesca by Cristoforo Landino and on its interrelations with the other writings of the humanist on Dante, up to the Comento sopra la Comedia (1481), trying to clarify the question, several times discussed in the past, in the light of the relationship between these works and the Platonic restoration by Marsilio Ficino. With regard to Botticelli’s drawings for Dante’s Commedia and their connection with the iconographic apparatus of the Comento edition, is shown their affinity with the manuscripts of the Ptolemaic Geographia, assuming that, initially, the edition also envisaged an ‘universal’ representation of Hell, similar to the one in the Botticelli’s manuscript.
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