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l saggio mostra come Nievo proponga, insieme alla lettura politico-patriottica che nell’Ottocento fa di Dante un simbolo dell’identità nazionale, un’interpretazione dall’ac- cento maggiormente etico-estetico-religioso. Dante risulta essere stato apprezzato e lette- ralmente «interiorizzato» da Nievo, oltre che come poeta e cittadino impegnato, come scrittore e inventore di formule poetiche e narrative. La forza della sua poesia stimola in lui riflessione critica e suggestione sul piano creativo. Dante, di cui si rintraccia la presen- za nell’opera nieviana come poeta, personaggio e modello narrativo, sembra svolgere dun- que una funzione ben più complessa che va al di là della rivisitazione ad uso politico della sua opera compiuta generalmente dalla cultura ottocentesca.
Roberta Colombi, The «empi» times and the «potente immaginar». Dante poet, char- acter and narrator, in Nievo’s Risorgimento
The essay shows how Nievo proposes, together with the political-patriotic interpretation that in the nineteenth century made Dante a symbol of national identity, an interpretation with a more ethical-aesthetic-religious accent. Dante appears to have been appreciated and literally “interiorized” by Nievo, as well as a committed poet and citizen, as a writer and inventor of poetic and narrative formulas. The strength of his poetry stimulates in him critical reflection and inspiration on a creative level. Therefore Dante, whose presence in Nievo’s work can be traced as a poet, as a character and as a narrative model, seems to play a much more complex role, that goes beyond the reinterpretation of his work for political use as nineteenth-century culture generally realised.
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- Marco Ariani, «Quid incognitum»: Petrarca vs Dante?
- Maurizio Fiorilla, La figura e le opere di Dante nel progetto intellettuale di Giovanni Boccaccio.
- Ilde Consales, «Come scrisse Dante». La ricezione della lingua dantesca nelle prime grammatiche del volgare.
- Sebastiano Gentile, Dante tra Ficino, Landino e Botticelli.
- Paolo Procaccioli, Quale Dante per Michelangelo?
- Corrado Bologna, «Fugge tra selve spaventose e scure». Ariosto dall’Inferno al Paradiso.
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- Massimiliano Malavasi, Salpare diretti al cielo supremo dei sensi: il dantismo del Marino della Lira.
- Luca Marcozzi, Foscolo e il genio di Dante.
- Giuseppe Crimi, Leopardi e Dante, “vero poeta”.
- Roberta Colombi, I tempi «empi» e il «potente immaginar». Dante poeta, personaggio e narratore, nel Risorgimento di Nievo.
- Annamaria Andreoli, Pirandello e Dante.
- Roberto Rea, Un’idea eliotiana di Dante per il Montale degli Ossi.
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- Luca Fiorentini, Intrecci danteschi e virgiliani nella poesia di Giorgio Caproni.
- Franco Suitner, «Il poeta Allighieri» di Carlo Emilio Gadda.
- Irene Gualdo, «Nel mezzo di un gracile cammino». Un percorso dantesco nell’opera di Amelia Rosselli.
- Luca Bianchi, Anna Pegoretti, Il Dante di Bruno Nardi tra filosofia, poesia e profetismo.
- Paolo Falzone, Dallo stilnovismo alla Commedia. Poesia e “non poesia” nella critica dantesca di Natalino Sapegno.
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- Pietro Trifone, Dante, la variazione linguistica e il «voi» che «a Roma s’offerie».
- Diego Parisi, Petrocchi editore della Commedia.
- Giuseppe Izzi, Fra storia e critica: itinerari danteschi di Giorgio Petrocchi.
- Laura Santone, «Dietro al mio legno che cantando varca»: Jacqueline Risset traduttrice di Dante.