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Il saggio non mira a raccogliere i “dantismi” nell’opera di Gadda, già largamente inda- gati, ma a ricostruire l’immagine di Dante che aveva lo scrittore. Ne emerge, fra l’altro, l’interesse di Gadda per la biografia dantesca, e per i personaggi che esemplificano ai suoi occhi tante situazioni umane. A prescindere dalle innumerevoli citazioni presenti nei suoi testi, Dante costituisce inoltre per Gadda un insigne paradigma stilistico, è per eccellenza lo scrittore della precisione e della concisione, una sorta di anti-Foscolo, nel- la sua prospettiva. Ci si sofferma anche sulla attrazione di Gadda per il “comico” dante- sco e perfino per il versante “filologico” del dantismo e dello studio della letteratura antica sui manoscritti.
Franco Suitner, Carlo Emilio Gadda’s «poeta Allighieri»
The purpose of this essay is not to search for Dante’s stylistic traces in Gadda’s works, already widely investigated, but to reconstruct the image of Dante that he developed in his literary career. Among other things, it is emphasized how strong Gadda’s interest is in various as- pects of Dante’s biography, and in the characters who are often suitable for exemplifying many situations in life. Apart from the countless citations present in his works, Dante is also an exceptional stylistic model for Gadda, he is the writer par excellence characterized by pre- cision and conciseness, a sort of anti-Foscolo, in his perception. We also focus on Gadda’s attraction for what we usually call Dante’s “comic”, and also for the “philological” aspect of Dante and the study of ancient poetry on manuscripts.
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- Marco Ariani, «Quid incognitum»: Petrarca vs Dante?
- Maurizio Fiorilla, La figura e le opere di Dante nel progetto intellettuale di Giovanni Boccaccio.
- Ilde Consales, «Come scrisse Dante». La ricezione della lingua dantesca nelle prime grammatiche del volgare.
- Sebastiano Gentile, Dante tra Ficino, Landino e Botticelli.
- Paolo Procaccioli, Quale Dante per Michelangelo?
- Corrado Bologna, «Fugge tra selve spaventose e scure». Ariosto dall’Inferno al Paradiso.
- Emilio Russo, Parlando di cose umane e divine. La funzione Dante nelle opere tassiane.
- Massimiliano Malavasi, Salpare diretti al cielo supremo dei sensi: il dantismo del Marino della Lira.
- Luca Marcozzi, Foscolo e il genio di Dante.
- Giuseppe Crimi, Leopardi e Dante, “vero poeta”.
- Roberta Colombi, I tempi «empi» e il «potente immaginar». Dante poeta, personaggio e narratore, nel Risorgimento di Nievo.
- Annamaria Andreoli, Pirandello e Dante.
- Roberto Rea, Un’idea eliotiana di Dante per il Montale degli Ossi.
- Sonia Gentili, Il realismo dantesco di Pier Paolo Pasolini e Primo Levi.
- Luca Fiorentini, Intrecci danteschi e virgiliani nella poesia di Giorgio Caproni.
- Franco Suitner, «Il poeta Allighieri» di Carlo Emilio Gadda.
- Irene Gualdo, «Nel mezzo di un gracile cammino». Un percorso dantesco nell’opera di Amelia Rosselli.
- Luca Bianchi, Anna Pegoretti, Il Dante di Bruno Nardi tra filosofia, poesia e profetismo.
- Paolo Falzone, Dallo stilnovismo alla Commedia. Poesia e “non poesia” nella critica dantesca di Natalino Sapegno.
- Elisa De Roberto, Dante e «il maggior esponente della linguistica testuale in Italia». Note su Antonino Pagliaro e la Commedia.
- Pietro Trifone, Dante, la variazione linguistica e il «voi» che «a Roma s’offerie».
- Diego Parisi, Petrocchi editore della Commedia.
- Giuseppe Izzi, Fra storia e critica: itinerari danteschi di Giorgio Petrocchi.
- Laura Santone, «Dietro al mio legno che cantando varca»: Jacqueline Risset traduttrice di Dante.