
Funerary and commemorative practices and rituals in the necropolis of Via Ostiensis in Rome
In: Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma: 123, 2022
DOI: 10.48255/0392-7636.BCAR.CXXIII.2022.25
Per molto tempo la nostra conoscenza dei riti funerari è stata fondata soprattutto sulle fonti letterarie e iconografiche, che mostrano un quadro di riti, azioni e comportamenti in ambito funebre. In tempi recenti, l’archeologia funeraria è divenuta oggetto di estese ricerche interdisciplinari, che rendono possibile arricchire e diversificare l’interpretazione delle varie pratiche e azioni rituali che avevano luogo in occasione della morte. Il Progetto della Necropoli della Via Ostiense esplora l’archeologia della morte e delle azioni che la circondano attraverso lo scavo accurato e sistematico dei resti umani conservati in centinaia di urne. L’obiettivo primario di questo progetto è portare avanti studi qualitativi e quantitativi sia dei resti umani che di quelli non umani nella necropoli. Questo contributo presenta un piccolo campione di resti non umani, scoperti negli scavi all’interno e attorno a 25 urne cinerarie e riferiti a prima, durante e dopo il processo di cremazione. Questi oggetti rappresentano i resti di quelle azioni, riti e gesti che circondavano la morte nella necropoli della Via Ostiense. Sebbene 25 urne sono un grippo relativamente piccolo rispetto alle 900 urne intatte nella necropoli, possiamo iniziare a ricavare dati sia qualitativi che quantitativi riguardo alla demografia della popolazione rappresentata nella necropoli, grazie ai resti non-umani deposti con loro.