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Uno dei principali scopi della scienza della conservazione è acquisire informazioni sui processi di deterioramento indotti dalle attività metaboliche di sistemi biologici, che colonizzano i manufatti d’interesse storico artistico. Tali informazioni rivestono un ruolo fondamentale per defi nire un’adeguata strategia di conservazione sostenibile sia per il manufatto sia per l’operatore che per l’ambiente. La ricerca nel campo della Biologia e delle Biotecnologie, in questi ultimi decenni, ha permesso di defi nire protocolli innovativi per la identifi cazione dei microrganismi in grado di indurre processi di biodeterioramento (basati sull’analisi del DNA microbico) e per la caratterizzazione e l’applicazione di molecole bioattive da matrici vegetali (oli essenziali, estratti idro-alcolici) come biocidi ecosostenibili. In questo lavoro sono riportati due casi studio in cui un approccio biotecnologico ha fornito informazioni per la corretta conservazione di manufatti di natura sia organica sia inorganica.
One of the main purposes of conservation science is to acquire information on the deterioration processes induced by the metabolic activities of biological systems, colonizing of historical-artistic interest. Th ese information plays a fundamental role in defi ning an adequate sustainable conservation strategy sustainable artefact, operator and environment. Research in the fi eld of Biology and Biotechnology, in recent decades, defi ned innovative protocols for the identifi cation of microorganisms inducing biodeterioration processes (based on microbial DNA analysis) and for the characterization and application of bioactive molecules from plant matrices (essential oils, hydro-alcoholic extracts) as eco-friendly biocides. In this work two case studies are reported in which a biotechnological approach has had positive results for the conservation of both organic and inorganic artefacts.
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- Valeria Li Vigni Tusa, Editoriale
- Valeria Li Vigni Tusa, Introduzione
- Sergio M. Catalano, Il quinto elemento. Tracce archeologiche a venire
- Sebastiano Tusa, Considerations and preliminary hypothesis on central Mediterranean underwater prehistory
- Clemente Marconi, Rosalia Pumo, Selinunte: rapporto preliminare sulla campagna di scavi 2022 della missione dell’Institute of Fine Arts della New York University e dell’Università degli Studi di Milano
- Roberto Miccichè, Luca Sineo, Vincenza Forgia, Fabrizio Antonioli, Una cerva nella grotta del Tuono a Marettimo. Recupero, analisi e significato scientifico
- Enrico Giannitrapani, Filippo Iannì, L’insediamento pre-protostorico di Tornambè (Pietraperzia, Enna) nella valle dell’Imera meridionale
- Frerich Schön, Stefano Cespa, Thomas Schäfer, Gli edifi ci pubblici tra i colli di S. Teresa e S. Marco sull’Acropoli di Cossyra: i risultati degli scavi 2017-2022
- Francesco Palla, Biotecnologie per la conservazione di reperti e manufatti archeologici
- Fabio Martini, Levanzo e dintorni, le incisioni paleolitiche e lo stile “mediterraneo”: una rivisitazione
- Massimiliano Marazzi, From tokens devices to written tablets in the 17th-15th centuries BC in Central Mediterranean: una revisione e un aggiornamento
- Josè C. Martín de la Cruz, Assia K. Ingoglia, Juamna M. Garrido Anguita, La Sicilia al centro dei commerci nella seconda metà del II millennio a.C.
- Lorenzo Nigro, Le ancore litiche di Mozia
- Carrie Ann Murray, Eóin O’Donoghue, Kate Kreindler, Maxine Anastasi, Scoperte al Lago di Venere, Pantelleria
- Justin Leidwanger, Elizabeth S. Greene, Leopoldo Repola, Archeologie della vita del mare a Marzamemi
- Franco Marzatico, Un rasoio di tipo Pantalica nel cuore delle Alpi
- Roger J.A. Wilson, A Roman marble base in Valletta (Malta) featuring a personifi cation of Sicilia
- Yannos G. Lolos, Mycenaean and Classical Salamis: Recent Evidence from Land and Underwater Excavations
- Fabio Granata, La competenza esclusiva della Sicilia sul Patrimonio Culturale