
The Warren Chalice in the Imagination of its Creator and as a Reflection of his Time
In: Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma: 114, 2014
Permalink: http://digital.casalini.it/4145068
Questa versione del mio articolo originale, riveduta e largamente estesa, frutto di due anni di ricerca,
intende inquadrare il Calice Warren nel più vasto contesto del clima culturale e artistico in Italia tra la
seconda metà dell’Ottocento e il primo Novecento. Le anomalie stilistiche e le incoerenze nelle scene del
Calice rimangono attribuite alla mano di un dotato artefice del primo Novecento, che cercava di tradurre in
forma tridimensionale la bidimensionalità dei suoi modelli, derivati da ceramiche greche.
Il committente
del Calice, da lui venduto a Warren come oggetto antico, fu Fausto Benedetti. La nuova ricerca, in parte
condotta sulla documentazione contenuta nel Fondo Castellani dell’Archivio di Stato di Roma, è stata corroborata dal fortunato ritrovamento nel Liceo Artistico Statale “Roma 1” EUR di una serie di disegni di
mano di Alfredo Castellani, alcuni dei quali direttamente connessi con l’iconografia del Calice e illustrati in
questo contributo. L’accurato esame di tutta questa documentazione mi ha portato alla personale convinzione che il creatore del Calice sia stato Alfredo Castellani, ultimo discendente della prestigiosa famiglia di
gioiellieri, argentieri, collezionisti, restauratori e antiquari, la cui collezione (infine incorporata nel Museo
di Villa Giulia a Roma) includeva la maggioranza dei modelli usati per il Calice.