
La forma urbanistica di Aesernia
In: Atlante Tematico di Topografia Antica: 24, 2014
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La colonia latina di Aesernia fu dedotta nel
263 a.C. su un crinale delimitato a ovest e a est
dai fiumi Sordo e Carpino, in un’area strategica per le comunicazioni verso l’Italia meridionale e l’Apulia. A causa delle particolari caratteristiche orografiche del territorio, l’abitato
ha mantenuto pressoché invariati i suoi limiti
urbanistici dalla fondazione coloniale sino
all’età moderna; solo con le ricostruzioni effettuate in seguito al sisma del 1805 e ai bombardamenti del 1943, la città ha subito quelle modifiche sostanziali che le hanno conferito la
forma attuale, obliterandone l’aspetto antico.
Scopo del presente lavoro è quello di proporre
un’ipotesi ricostruttiva dello schema urbanistico adottato nella colonia al momento della sua
deduzione, e di definire la distribuzione interna all’abitato delle aree a funzione pubblica.
Lo studio ha preso in esame tutta la documentazione archeologica ed epigrafica disponibile
per l’area urbana, ponendo particolare attenzione allo studio metrologico delle principali
emergenze archeologiche note in ambito urbano e al confronto con le soluzioni urbanistiche
adottate in altri centri coevi. Al fine di individuare gli elementi topografici che, senza soluzione di continuità, si sono mantenuti invariati dall’epoca antica, tutti i dati sono stati integrati con informazioni desumibili da fonti di
archivio e dall’analisi delle planimetrie storiche della città.
The Latin colony of Aesernia was founded
in 263 b.C., on a crest delimited in the west
and in the east by the rivers Sordo and
Carpino, in a strategic area for communication to Southern Italy and Apulia.
Due to
particular topography of the area, the town
maintained its urban limits largely unchanged
from the colonial foundation until recent
time; with the reconstructions that took place
after the earthquake of 1805 and the bombing
of the 1943, the city went through substantial changes, which gave it its present form, making it lose the ancient one. The aims of this
study are to propose a reconstructive hypothesis for the urban scheme adopted at the time
of the colonial deduction, and to determine
the internal distribution of public areas. This
study took into consideration all the archeological and epigraphical documentation available for the urban area, with particular attention to the metrological study of the main
well-know archeological sites in urban areas
and to the comparison with the solutions
adopted in other contemporary urban centers;
in order to identify the topographic elements
that has been unchanged since ancient time,
all data were integrated with information inferable from archival sources, including the
analysis of the historical maps of the town.