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L’ubicazione del tetrastilo di Tiberio e Livia a Terracina, disegnato da Baldassarre Peruzzi all’inizio del ‘500, è stata dibattuta per molto tempo, ma solo fra il 2007 e il 2008, nel corso di interventi edilizi in un edificio di origine medievale, è stato possibile accertare la collocazione del monumento all’interno dell’area del Foro Emiliano, grazie al rinvenimento dei quattro pilastri del podio che in origine sostenevano le colonne. Tale scoperta ha anche permesso di accertare l’orientamento del tetrastilo, che doveva avere il lato lungo meridionale affacciato sulla piazza forense, dalla quale si vedevano le statue in esso contenute. Lo studio ha inoltre consentito di seguire le vicende che hanno determinato, probabilmente nel XVII secolo, il trasferimento a Firenze degli elementi architettonici del monumento dopo il suo smontaggio: in primo luogo, il grande epistilio marmoreo con la dedica a Tiberio e Livia che, sebbene segnalato nel CIL all’interno degli Uffizi e poi considerato disperso, è stato rintracciato presso il Museo Archeologico Nazionale fiorentino; in secondo luogo, le quattro colonne di marmo “africano” verde, riutilizzate all’inizio del ’700 per la decorazione della “Cappella dei Principi” presso la Basilica di S. Lorenzo.
The location of the tetrastylum of Tiberius and Livia in Terracina, drawn by Baldassarre Peruzzi at the beginning of the 16th century, has been debated for a long time, but only between 2007 and 2008, during the building works in a medieval edifice, it was possible ascertain the site of the monument inside the area of Aemilianum Forum, thanks to the discovery of the four pillars of the podium that originally supported the columns. This discovery also allowed to ascertain the orientation of the tetrastylum, that had the long southern side facing the Forum, from which the statues contained in it could be seen. The research has also allowed to follow the events that determined, probably in the 17th century, the transfer of the architectural elements of the monument in Florence after its disassembly: first, the great marble epistyle with the dedication to Tiberius and Livia which, although reported in the CIL inside the Uffizi and then considered missing, has been found in the Florentine National Archaeological Museum; secondly, the four green “African” marble columns, reused at the beginning of the 18th century for the decoration of the “Chapel of the Princes” near the Basilica of San Lorenzo. -
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