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La zona di Gallicano nel Lazio ha goduto negli ultimi anni di riguardevoli studi, ricerche, scavi, restauri e valorizzazione di monumenti. Il lavoro riesamina e ordina tali risultati, sulla base delle conoscenze acquisite dall’Autore in un lungo arco di tempo, anche anteriore alle profonde trasformazioni dei luoghi. Le ricerche riguardano precipuamente la tagliata di S. Maria di Cavamonte e Ponte Amato, percorsi dalla via Prenestina, che costituiscono ancora oggi uno dei luoghi più suggestivi e conservati della vecchia Campagna Romana. Lo studio si allarga al contesto ambientale, agli acquedotti, ad altre strade, a sepolcri e ville tra le quali viene quella de Il Tondo, in comune di Zagarolo. Il rilevamento e lo studio si è rivolto all’epoca e alle modalità con le quali è stata condotta la tagliata e viene proposto che vi fosse un precedente percorso della via Prenestina per Zagarolo. L’esame del nuovo sepolcro rupestre riconosciuto nella tagliata, ha portato ad attribuirlo a Tito Flavio Epitteto, un ricco liberto legato all’amministrazione imperiale. Un approfondimento critico ha riguardato la villa de Il Tondo, che prende nome dalle rovine di un riguardevole piccolo anfiteatro, già rilevato da Andrea Palladio. Per Ponte Amato è stata ripercorsa la lunga storia contemporanea di distruzioni e restauri, fino a proporne la fase di costruzione.
The area of Gallicano nel Lazio was the object in the last years of considerable studies, research, archaeological investigations, restorations and monument promotion. The present work reexamines and organizes the results of these studies thanks to the knowledge acquired by the Author during a long period of time, also previous to the significant transformations of the sites. The analyses include precisely the rock-cut road of St. Maria di Cavamonte and Ponte Amato, crossed by the via Prenestina, constituting still today one of the most suggestive and preserved sites of the Roman Countryside. The study proceeds then with considerations on the environment, the aqueducts, other roads, sepulchers and villas, including the villa of “Il Tondo” under the municipality of Zagarolo. The survey and analysis looked at the time period and the technique used for the rock-cut way and suggest an itinerary preexisting the via Prenestina to Zagarolo. The study on the new cave-sepulcher identified within the rock-cut road brought to its attribution to Tito Flavio Epitteto, a rich libertus tied to the imperial administration. A critical in-depth analysis regarded the “Il Tondo” Villa, named after the ruins of a noticeable small amphitheatre, already detected by Andrea Palladio. For Ponte Amato the long modern history of destructions and restorations was retraced, up to a proposal of its building phase history. -
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