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This essay examines Rubens’s Maria de’ Medici cycle (1622-25) in relation to the epic conception of L’Adone (1623) as a “poëme de paix,” in Chapelain’s term. These two unorthodox epics, one in verse and the other in painting, both presenting a female protagonist in peaceful pursuits, were contemporaneously conceived by the two towering geniuses serving Maria de’ Medici. They were certainly knowledgeable of each other’s works, especially since Marino’s La Galeria (1619) commemorates two of Rubens’ paintings. While the political imagery of L’Adone may postdate Rubens’ conception for the cycle, his earlier panegyric Il Tempio (1615) provides a rich mine of motifs, presented as ekphrases, for Rubens’ pictorial re-invention.
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- Emilio Russo, Patrizia Tosini, Andrea Zezza. Premessa
- Carlo Caruso. L’ordine de La Galeria
- Marco Landi. Per una nuova edizione de La Galeria: i testimoni, la tradizione, il testo critico
- Andrea Torre. Statuto dell’ecfrasi e strategie verbovisive ne La Galeria di Marino
- Clizia Carminati. Arte e artisti nelle lettere di Marino
- Emilio Russo. Adone e Galeria: intersezioni e sovrapposizioni di genere
- Beatrice Tomei. “Qualche onesto capriccio”: il collezionismo di stampe mariniano in anni francesi
- Andrea Zezza. Marino e i dipinti di Matteo di Capua
- Claudia Tarallo. Dalle Considerazioni sulla pittura di Giulio Mancini alla Galeria: riflessioni sulla struttura della raccolta mariniana
- Maria Cristina Terzaghi. Il soggiorno italiano del conte di villamediana: «ut pictura poesis»
- Jonathan Unglaub. Marino, Rubens, and Epic Painting in Medici Paris
- Patrizia Tosini. Quadri, diamanti, poesie : La Roma di Ferrante Carli letterato e intendente d'arte
- Raffaella Morselli, Giulia Iseppi. Un poeta tra i pittori : Cesare Rinaldi nell'ecfrastica Bologna tra Cinque e Seicento
- Illustrazioni
- Abstracts