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The word hypotrachelium is a Vitruvian hapax and it appears 6 times in the De architectura with meaning fluctuations that have always conditioned translators and exegetes. Starting from this specific case, the article analyzes the work’s methods of the first translations, following two particular objectives: to highlight Francesco di Giorgio’s characterization as the first true translator (even if the discovery of an earlier translation datable between the end of the Fourteenth and the beginning of the Fifteenth century, contained in the manuscript J-II-1 of the Real Biblioteca del Monasterio de El Escorial, actually subtracts from him the real primacy); to show how the comparison with the remaining ancient buildings has often misled translators and exegetes in identifying the exact referent of some Vitruvian words.
Il termine hypotrachelium è un hapax vitruviano che compare 6 volte nel De architectura con oscillazioni di significato che hanno da sempre condizionato traduttori ed esegeti. Partendo da questo caso specifico l’articolo analizza le modalità di lavoro delle prime traduzioni, con due particolari obiettivi: evidenziare che Francesco di Giorgio si caratterizza come il primo reale traduttore (anche se il ritrovamento di una traduzione precedente databile tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento, contenuta nel manoscritto J-II-1 della Real Biblioteca del Monasterio dell’Escorial, gli sottrae di fatto il reale primato); mostrare come il confronto con gli antichi edifici rimasti abbia spesso fuorviato traduttori ed esegeti nell’individuazione dell’esatto referente di alcuni termini vitruviani
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